Estinzione

L’estinzione di un finanziamento può avvenire, come da contratto, con il pagamento di tutte le rate previste secondo la durata concordata, ed in questo caso non è necessario fare richiesta di estinzione anticipata all’istituto di credito.

L’estinzione di un finanziamento può anche essere anticipata, in questo caso è necessario effettuare il versamento del capitale residuo all’istituto di credito e, ove richiesto, si deve sostenere il pagamento maggiorato di una penale.

La procedura di estinzione prevede l’invio di una raccomandata all’istituto di credito, con la richiesta del conto estintivo del prestito in corso e, successivamente, il cliente si incarica di effettuare un bonifico a saldo del debito residuo.

E’ consigliato in ogni caso richiedere alla banca una liberatoria attestante quest’ultima operazione.

Generalmente l’istituto di credito impiega 7 giorni per segnalare il rimborso totale avvenuto alle banche dati in cui era iscritto il finanziamento.

L’estinzione di un finanziamento potrebbe anche essere solo parziale ed andare a generare un ricalcolo del piano d ammortamento ed un alleggerimento del carico pecuniario del soggetto.

Considerando i tassi di interesse, occorre valutare con attenzione se è conveniente estinguere anticipatamente un finanziamento, soprattutto se si è poi costretti a stipularne subito un altro, avviando una nuova procedura di richiesta finanziamento, per esigenze imminenti.

Il cliente nell’estinguere anticipatamente un finanziamento, deve considerare il peso della penale che varia in relazione allo stato degli ammortamenti in corso: più corposa all’inizio ed in progressivo esaurimento quando quasi alla fine del contratto si è già ampiamente restituito il capitale.

Per conoscere l’importo, è sufficiente controllare il piano di ammortamento allegato al contratto di prestito, nel quale si potrà verificare l’importo del capitale residuo attuale maggiorato della penale di estinzione.

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Attualmente una penale si aggira intorno ad un margine dell’1%, come prevede la legge inserita nel testo unico bancario, il Dlgs 385/1993.

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