Come ottenere finanziamenti per l’imprenditoria femminile

Ottenere prestiti, finanziamenti per l’imprenditoria femminile è un obiettivo per molte donne, animate dal sogno di affrontare le sfide del mondo aprendo un’attività propria. Un traguardo di difficile realizzazione, specialmente nelle fasi di avvio, visto che per usufruire dei prestiti per l’imprenditoria femminile è indispensabile possedere determinati requisiti, rispettare delle scadenze precise.

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Finanziamenti per l’imprenditoria femminile – Istruzioni per l’uso

La legge 215/92 che disciplina questo tipo di finanziamenti prevede due differenti tipologie di contribuiti:

  • Prestiti in conto capitale

Finanziamenti erogati per l’avvio di attività imprenditoriali, rilevamento di aree aziendali con contratti di fitto di minimo 5 anni, acquisto di imprese già esistenti, realizzazione di progetti di impresa innovativi.

  • Finanziamenti destinati all’acquisto di servizi reali

Si tratta di contribuiti erogati per incrementare la produttività dell’impresa e il suo sviluppo organizzativo delle fasi di gestione, produzione e commercializzazione di business innovativi.

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Importi richiedibili

Le somme finanziate vanno dai 60.000 ai 400.000 euro. I suddetti importi comprendono spese riguardanti macchinari, software, attrezzature, impianti, costi di progettazioni, brevetti e così via.

Chi riesce a beneficiare del prestito otterrà metà somma tramite contributo in conto capitale e la restante parte mediante un finanziamento con tasso agevolato dello 0,50% avente durata massima di 10 anni. In più, a partire dalla data di conseguimento dello stesso, si è tenuti a realizzare un proposito di investimenti analitico nel giro di 2 anni.

Spese ammissibili e non

Cosa includere e cosa tralasciare per l’ottenimento delle suddette agevolazioni?

Spese ammissibili

 

Chi avvia una nuova attività, acquisisce un’impresa già esistente o realizza progetti innovativi, si vedrà accettare spese per:

  • Impianti generali;
  • Macchinari, attrezzature;
  • Opere murarie;
  • Acquisto brevetti;
  • Studi di fattibilità;
  • Piani di impresa.

 

Chi acquisisce servizi reali invece, si vedrà accettate le spese per l’acquisto di servizi erogati da:

  • Aziende e società presenti nel registro delle imprese;
  • Professionisti iscritti ai relativi albi professionali;
  • Enti pubblici e privati aventi personalità giuridica.

 

Spese non ammissibili

Fra le spese non ammissibili, segnaliamo:

  • Costi di manutenzione ordinaria;
  • Acquisto di utensili di comune utilizzo;
  • Acquisto di prodotti come cellulari, veicoli, Pc, etc;
  • Acquisto di fabbricati e terreni;
  • Materiali di consumo e semilavorati;

 

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