Circa un anno fa, il 10 luglio 2009, era stato notificato a Zopa il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, su indicazione di Banca d’Italia, aveva cancellato dall’elenco degli intermediari finanziari ex art. 106 la società.
Secondo la banca centrale, Zopa avrebbe fatto raccolta di pubblico risparmio e non soltanto intermediazione di domanda e offerta di liquidità. Questo a causa della giacenza sul Conto Prestatori Zopa del denaro in attesa di uscire in prestito.
Dopo circa 12 mesi, Zopa, il portale italiano di social lending può ripartire e a darne notizia è il blog di Zopa che annunica che il portale di finanziamenti tra persone ripartirà con un nuovo assetto societario e nuovo entusiasmo.
Maurizio Sella amministratore delegato Zopa Italia SpA spiega che Zopa ripartirà perchè la società è stata a ricapitalizzata in modo adeguato e potrà chiedere, una nuova autorizzazione ad operare da parte di Banca d’Italia.
Inoltre, negli ultimi mesi ci sono state delle importanti variazioni normative, dopo l’entrata in vigore della direttiva 2007/64/CE del Parlamento Europeo che regola i servizi di pagamento a livello comunitario. Una riguarda Zopa e il social lending molto da vicino: “la creazione di una nuova tipologia di operatore finanziario a livello europeo, l’Istituto di Pagamento, diventata operativa in Italia il 15 febbraio 2010 su disposizione della Banca d’Italia.” Il funzionamento di Zopa è riconducibile a quello di un Istituto di Pagamento, ragione per cui entro questo mese sarà depositata la richiesta a Banca d’Italia per poter operare appunto come Istituto di Pagamento
Si deve aspettare il mese di ottobre quando a tutti gli effetti Zopa ripartirà confermandosi ancora una volta come il punto di incontro dove domanda di finanziamento e offerta si incontrano.