Per le famiglie italiane non è un momento molto facile in seguito alla situazione di crisi economica che si è venuta a determinare per l’emergenza sanitaria dettata dal coronavirus. Soprattutto la situazione appare piuttosto complessa per quanto riguarda gli investimenti. A questo proposito dobbiamo dire che anche l’anno scorso si era determinato un periodo di stagnazione economica che ha influenzato la fiducia degli investitori. Molti di questi ultimi hanno allentato la loro propensione al rischio. Con la diffusione dell’epidemia di Covid 19, all’inizio del 2020, la situazione è sicuramente peggiorata. Infatti molte famiglie hanno preferito accumulare risparmi più di quanto avessero fatto negli anni precedenti.
Quali sono le previsioni per il futuro per gli investimenti?
Gli investitori hanno cercato di investire in prodotti percepiti come poco rischiosi o comunque tali da assicurare delle forme di protezione nei confronti del capitale utilizzato per gli investimenti.
Non a caso, per esempio, da questo punto di vista i prodotti assicurativi hanno attraversato un periodo importante di crescita.
In generale comunque sono cambiate le abitudini degli italiani per quanto riguarda la gestione dei risparmi. Molti per esempio hanno preferito interessarsi al gioco online, come il blackjack, per avere più possibilità di ampliare il loro capitale a disposizione.
È difficile fare in questo momento previsioni accurate per il futuro, perché la domanda di prodotti di risparmio continua ad essere molto debole, anche se i mercati finanziari ormai mostrano dei segni positivi, che fanno pensare a dei veri e propri segnali di ripresa.
Quando parliamo di domanda debole ci riferiamo soprattutto ai prodotti di risparmio gestito, come per esempio i fondi comuni. Questi ultimi a metà del 2019 non avevano valori molto in crescita. Tuttavia negli ultimi mesi avevano mostrato alcune tendenze alla ripresa, lasciando quindi ben sperare anche per il futuro.
Quali potrebbero essere gli effetti sulla tendenza al risparmio
In questo momento i nostri connazionali avvertono un innalzamento del rischio. Quindi gli effetti che si attendono non sono affatto rassicuranti, perché c’è anche chi preferirebbe per esempio puntare sulla liquidità.
Tutto starà nel vedere quale sarà l’andamento dell’attuale fase ribassista dei mercati finanziari. Può essere pure che questa fase tenda ad attenuarsi nella seconda metà dell’anno.
Gli effetti comunque non saranno facili da gestire, anche perché per esempio il discorso riguarda pure gli investimenti azionari, che sono penalizzati anch’essi da un quadro economico peggiorato.
Alcuni esperti hanno cercato di operare un confronto con le situazioni che si sono determinate nel passato in analoghi periodi di crisi, come per esempio quella che si è avuta tra il 2007 e il 2008 e quella che ha interessato il periodo che va dal 2011 al 2012.
Nel corso del primo periodo che abbiamo nominato la crisi è stata determinata soprattutto dal peggioramento della liquidità delle banche. Tutto ciò portò gli istituti di credito a raccogliere i risparmi delle famiglie, sperando di vincolarli a breve e medio termine.
Comunque il confronto non sempre regge il paragone, perché ci sono molti fattori che potrebbero influire a determinare gli effetti sulla tendenza al risparmio. Fra questi elementi dobbiamo nominare soprattutto le misure di politica monetaria approvate dalla Banca Centrale Europea.
I tassi di interesse tendono a restare bassi, quindi dovrebbero limitare il verificarsi di fenomeni che invece hanno interessato gli anni passati della crisi.
Non si sa nemmeno quanto questi effetti potrebbero essere duraturi, nemmeno facendo il confronto con quanto è accaduto in passato immediatamente dopo una crisi di carattere finanziario.
Lo scenario attuale è quello di incertezza sui mercati finanziari e non si sa nemmeno come andranno, una volta attenuata l’emergenza, i flussi di investimento in fondi comuni, che potrebbero continuare a restare bassi anche per diversi anni.