I negozi, le attività commerciali, i liberi professionisti e gli studi professionali devono essere dotati di un POS, gli apparecchi che attestano il pagamento di un servizio o di un prodotto tramite carte di credito, carte di debito e carte prepagate. L’obiettivo principale dei POS è ridurre l’evasione fiscale, ma sono davvero convenienti? In effetti Confesercenti ha calcolato che l’obbligo dei POS-bancomat costerà alle PMI (Piccole e Medie Imprese) una cifra pari a 5 miliardi di euro all’anno. Tutti i costi andranno infatti a gravare sulle aziende, senza considerare che secondo un sondaggio 69 italiani su 100 non hanno la necessità di cambiare metodo di pagamento.
Artigiani, commercianti e liberi professionisti possono però intraprendere altre vie, rappresentate dai servizi alternativi ai POS bancari. Solitamente i POS richiedono il pagamento del costo di attivazione, un canone mensile, una commissione minima ed una commissione su ogni transazione che varia in base alla banca e ad altri fattori. In genere per usufruire del servizio POS bisogna pagare un pacchetto dati con gli operatori telefonici, che si somma ai costi dell’apparecchio e delle commissioni. I servizi alternativi ai POS prevedono un costo di attivazione, senza però richiedere pagamenti di canoni o commissioni minime. Viene richiesto unicamente il pagamento di una commissione su ogni transazione fatta.
Nel panorama degli strumenti alternativi ai POS spicca Wallet-ABILE, un’app per iOS e Android utilizzata come mezzo di trasmissione della transazione. Costa 84 euro e non prevede altri canoni o costi aggiuntivi, escluse le commissioni sulle transazioni, che possono oscillare dall’1% per le carte di debito fino al 2,75% per le carte di debito internazionali e per le carte di credito. L’app italiana Jusp funziona nello stesso modo di Wallet-ABILE ed è stata progettata per i dispositivi Windows. Ha un costo di 47,50 euro, ed applica una commissione del 2,5% sul transato. Tutte le transazioni vengono accreditate nel giro di 48 ore sul conto corrente.
Altra alternativa al POS è Sumup, che costa 79 euro e prevede un prelievo dell’1,95% su ogni transazione. In questo caso gli accrediti vengono effettuati entro pochi giorni. C’è poi Payleven, che ha un costo di 96 euro con commissioni pari al 2,75% sul transato, con un accredito sul conto corrente entro 5 giorni. Concludiamo l’elenco delle migliori alternative al POS con Solo. Tutte le transazioni si verificano su un dispositivo mobile, ed ogni cliente può completare il processo di pagamento dopo la ricezione di un link. Le commissioni sono pari al 2,5%, a cui bisogna aggiungere 18 centesimi per ogni transazione.